No Time No Die, il valore dell’infinito reboot – Kasabake

Sono mesi, forse anni che giro attorno all’argomento senza prenderlo di petto, ma prima o poi dovrò affrontare in modo serio e completo, con un mio post su questo blog di Come Cerchi nell’Acqua o anche nel mio personale Kasabake, quell’ingombrante convitato di pietra, silenzioso e minaccioso, nascosto nell’ombra di ogni mio intervento, articolo o semplice chiacchierata che ho fatto sul mondo dell’intrattenimento culturale: sto parlando dell’Animazione Giapponese…

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Road to Evangelion – Kasabake

Sono mesi, forse anni che giro attorno all’argomento senza prenderlo di petto, ma prima o poi dovrò affrontare in modo serio e completo, con un mio post su questo blog di Come Cerchi nell’Acqua o anche nel mio personale Kasabake, quell’ingombrante convitato di pietra, silenzioso e minaccioso, nascosto nell’ombra di ogni mio intervento, articolo o semplice chiacchierata che ho fatto sul mondo dell’intrattenimento culturale: sto parlando dell’Animazione Giapponese…

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Strappare Lungo i Bordi, un miracolo pop – Kasabake

Amo da sempre i prodotti di intrattenimento culturale popolare e per questo, ad esempio, non mi lascio in genere scappare l’occasione di guardare show televisivi come Sanremo, X-Factor, l’Eurovision Song Contest, Masterchef ed anche tanti altri programmi decisamente minori in termini di audience o spese produttive, ma più innovativi per format o concept, come Una pezza di Lundini, Lol o Dinner Club: non li guardò sempre per intero, ma quel tanto che penso mi serva a conoscerli e non necessariamente per giudicarli pubblicamente, giacché alla fin dei conti comprendere una struttura narrativa di massa ed i suoi riflessi sociali è già bastante per poter vivere in modo consapevole il proprio tempo, senza bisogno di dover esternare per forza al mondo i nostri giudizi su qualsiasi cosa ci circondi…

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Succession, un melodramma contemporaneo – Kasabake

Vi è mai capitato di scrivere qualcosa di molto personale, come un racconto, una recensione o anche solo un semplice commento, mentre state ascoltando della musica? Io lo faccio sempre, ma non perché voglio restarne influenzato (anche se poi accade regolarmente!), quanto perché la musica è per me da sempre una vera e propria compagna di viaggio: scegliendo la giusta sintonia tra il mood di ciò che sto facendo e le tonalità dei brani all’ascolto, mi fa da sottofondo nelle mie attività quotidiane, sia quando sono al lavoro, sia quando nel tempo libero leggo o scrivo per diletto….

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La Black Widow di Cate Shortland – Kasabake

Dedicato ad uno dei membri umani senza superpoteri degli Avengers attualmente morto (per lo meno nella linea temporale di Avengers: Endgame, dove Natasha Romanoff, in missione su Vormir insieme a Clint Barton per recuperare la Gemma dell’Anima, aveva sacrificato la sua vita per il completamento della missione), Black Widow – La Vedova Nera è un film Disney/Marvel tutto sommato minore, se confrontato con altri titoli più blasonati e roboanti dello stesso universo narrativo, ma non per questo qualitativamente inferiore, con l’onestà di fondo di mantenere in film ciò che nei trailer e nelle mille anticipazioni era stato promesso (constatazione affatto trascurabile nel circo dell’intrattenimento culturale popolare) e che si lascia piacevolmente guardare…

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L’amata ed odiata Zack Snyder’s Justice League – Kasabake

Senza ombra di dubbio la Zack Snyder’s Justice League è il film più chiacchierato del momento ed anche uno dei più divisivi in senso assoluto: inizialmente pensato come versione director’s cut del precedente Justice League, terminato dal regista Joss Whedon (dopo l’abbandono al timone di comando dello stesso Snyder, per vicende familiari legate al suicidio di sua figlia), questo bizzarro oggetto cinematografico, dalla poderosa lunghezza di 4 ore, ha cambiato forma nel corso dei mesi della sua lavorazione, dal momento del suo annuncio ufficiale fino a quello della sua uscita, arricchendosi continuamente di nuovi spunti e suggestioni, recuperando tantissimo minutaggio scartato dal montaggio finale della prima versione cinematografica, portando a compimento scene e sequenze ancora ferme in fase di pre-produzione, restituendo la palette di colori pensata sin dall’inizio da Snyder (pesantemente modificata da Whedon per adattare la pellicola ad uno stile visivo a lui più congeniale) e ridisegnando in digitale ex-novo alcune delle creature aliene e dei costumi usati dai personaggi del film, il tutto con una vera e propria frenesia, da parte del suo autore, di marcare il territorio e di ottenere il più ampio risarcimento ai torti che si sentiva di aver subito dalla produzione, attraverso un vero e proprio suffragio popolare…

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On Your Mark, il prologo al Miyazaki di Mononoke

I cantautori giapponesi Chage & Aska, nati come duo musicale negli anni 70 del secolo scorso e particolarmente attivi sulla scena J-Pop per tutto il decennio successivo, per celebrare degnamente l’inaspettato e felicissimo exploit di vendite da loro raggiunto anche agli inizi degli anni 90 (con conseguente grande popolarità televisiva), decisero nel 1994 di affidare al leggendario Studio Ghibli (fondato dall’immenso fumettista, animatore, sceneggiatore e regista Hayao Miyazaki, assieme al produttore Toshio Suzuki ed al regista Isao Takahata) la realizzazione di un videoclip musicale interamente animato, che promuovesse il loro nuovo singolo appena pubblicato: da questo progetto nacque On Your Mark, un elaborato cortometraggio di 6 minuti e 48 secondi, ideato, sceneggiato e diretto da Miyazaki in persona durante il momento di transizione ed evoluzione creativa probabilmente più importante di tutta la sua carriera, tanto da poter essere assunto come momento d’inizio del nuovo stile maggiormente concettuale ed adulto del nostro autore.

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Motherland: le Streghe patriote degli Accordi di Salem – Kasabake

Parliamo oggi di una fiction che, a mio modesto giudizio, malgrado i limiti tipici del mezzo televisivo, delle imposizioni produttive castranti e delle ingenuità narrative necessarie per sopravvivere (una serie televisiva nordamericana deve oggi fare comunque breccia in un sufficiente numero di telespettatori statunitensi, i quali decisamente non brillano tutti per acume e capacità critica), resta un prodotto d’intrattenimento culturale assolutamente straordinario, la cui visione è per me quasi obbligatoria (anche con tutti i distinguo da farsi poi in una fase successiva), specie per chi ama il mondo della stregoneria moderna e delle narrazioni collegate: sto parlando della coinvolgente e consigliatissima Motherland: Fort Salem…

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I Figli del Mare (Children of the Sea), animazione splendida per un racconto non convenzionale – SlowFilm

Un’animazione visivamente splendida, un racconto fluido, liquido, non convenzionale, che lascia dialogare quotidianità e grandezze incommensurabili. I Figli del Mare è la nuova produzione dello Studio 4°C, da cui vengono alcuni degli anime più riusciti e memorabili della contemporaneità […]

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Euphoria: la figlia da salvare – Kasabake

C’è davvero tantissima poesia in questa fiction televisiva, fatta di delicatissimi momenti di sospensione dell’animo, mescolati a visioni stridenti ed immagini eccezionalmente forti, tutti assieme racchiusi in un modernissimo schermo televisivo, erede consapevole di tanto cinema contemporaneo e che di fronte ai nostri occhi di spettatori diventa un quadro in movimento pieno di giovani corpi abbandonati all’estasi del momento, senza freni e senza censure, spesso fotografati con insistiti e bellissimi primissimi piani sui volti pieni di espressività oppure a media distanza, come nelle sequenze di sognanti corse in bicicletta al primo sole o alla prima luna, lungo le strade sterrate al bordo dei campi coltivati o tra le villette della middle-class della provincia americana, con quel taglio nelle inquadrature in controluce alla Sundance Film Festival, culla di tanti giovani cineasti americani, non ultimo il papà di questo show televisivo…

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